Le parole per salvare l’Amore

Bonjour mes Amies!
Come certo sapete, può capitare a tutte le coppie di attraversare momenti critici, specialmente in situazioni particolari di maggior stress, come dopo la nascita di un figlio o durante un trasloco in un’altra città o in seguito ad altri eventi che possono creare nervosismo e difficoltà di relazione.
Sono spesso problemi che si risolvono da soli, nel tempo, ma in certi casi permangono tra i partners dei punti d’incomprensione che tendono a perpetuarsi per reciproche reazioni d’orgoglio, in un labirinto di paradossi comunicativi da cui sembra di non poter più uscire.
In tali frangenti può allora rivelarsi proficua una seria riflessione sui propri modi d’interazione, un’analisi oggettiva che può essere più acuta e pertinente se stimolata dai preziosi consigli di un libretto ad hoc pubblicato recentemente da Alessio Roberti, qualificato esperto di Comunicazione nonché docente di Programmazione Neuro-Linguistica in percorsi didattici frequentati da più di diecimila persone nelle principali città d’Italia.
Si tratta di un testo di scorrevole lettura, ma assai meditato nelle proposte, tutte fondate sulla sua lunga pratica di terapeuta in linea con le ricerche di John Gottman, professore dell’Università di Washington impegnato da oltre quarant’anni nello studio delle dinamiche di coppia.
Leggendo questo libro non troverete teorie generali sull’amore o formule talismaniche per incontrare l’anima gemella o per eliminare magicamente ogni problema dal vostro rapporto, ma potrete realmente capire come cercare di salvare, rinnovare o migliorare la vostra relazione a due e, di conseguenza, vivere una vita più felice.
Il punto di partenza è molto semplice: assumere l’iniziativa in prima persona.
Solo analizzando e modificando alcuni nostri atteggiamenti possiamo migliorare i meccanismi interattivi del rapporto e generare nel partner reazioni positive.
Nel testo vengono focalizzati in sequenza i cinque maggiori nemici della comunicazione di coppia, paragrafati in intuitive locuzioni: criticare, disprezzare, mettersi sulla difensiva, fare il muro, iniziare male. Comunicare gentilmente al partner un comportamento che non ci piace può essere un sano rilievo mirante allo scopo di comprendersi meglio per aumentare l’armonia di coppia, ma una critica troppo secca e tranchant può dare l’impressione di un’etichetta negativa, di un’accusa rivolta non tanto a quella particolare azione o abitudine irritante, bensì all’intera personalità del compagno/a, suscitando reazioni offese che adombrano la relazione con effetti peggiorativi, cioè del tutto opposti a quelli desiderati.
Lo stesso può succedere manifestando disprezzo in maniere ed espressioni crude, a volte difficilmente recuperabili.
Ulteriori nemici di una serena intesa sono, inoltre, gli approcci sbagliati nei dialoghi quotidiani, quando con scarsa sensibilità (e persino trasgredendo le regole di buona educazione solitamente usate con gli estranei) si avviano le conversazioni in modo brusco e distratto, invadendo l’attenzione dell’altro/a in termini prevaricanti e magari iniziando subito con toni polemici o sarcastici.
Se ciò diventa un’abitudine può risultare fortemente destabilizzante, poiché non solo riduce l’autostima di chi ne è bersaglio, ma mina gli stessi fondamenti della relazione, portandola sovente alla rottura.
Altro deleterio comportamento comunicativo è reagire a una critica con un’altra critica, in un botta-e-risposta difensivo e aprioristico che neppure considera i rilievi del partner. Tali incomprensioni possono radicarsi in perpetui paradossi, fino a condurre lui o lei (o entrambi) a gettare la spugna per sfinimento, rinunciando del tutto a comunicare: si alzano, allora, muri di silenzio che raggelano il rapporto e che riducono a tensione e noia il vissuto di coppia.
Un terreno di freddo scontro, anziché di intelligente confronto, punteggiato da situazioni litigiose e ostili, con frecciatine taglienti in una lotta quotidiana che preclude progressivamente gli spazi di empatia.
Ecco, per tutte queste distorsioni nel rapporto a due, che sorgono per lo più da problemi di “connessione emotiva”, il saggio volumetto di Roberti propone analisi accurate degli snodi comunicativi più tipici, con numerosi esempi tratti da reali dialoghi e interazioni di coppia, in un semplice ma meditato schema che articola il campo in tre modalità: “andare contro”, “andare via” e “andare verso”.
Per ciascuna vengono presentate le situazioni più frequenti e diversi casi-paradigma a cui fare riferimento per sintetica analogia.
Un percorso di lettura e riflessione che mostra con evidenza come le scelte linguistiche e comunicative siano spesso determinanti nella vita di coppia, sia come possibile causa di inevitabili peggioramenti delle criticità, se ci si muove nelle due errate direzioni dello scontro o della fuga, sia come concreta e praticabile via di soluzione (o quanto meno di netto miglioramento) se si compie invece lo sforzo liberatorio di abbandonare gli eccessi di orgoglio assumendo atteggiamenti “verso” il proprio partner, provando quindi a dialogare e interagire basandosi su una comprensione emotiva più profonda.
“Andare verso” significa, infatti, considerare le richieste dell’altra/o anche al di là della mera superficie di ciò che viene detto o sottaciuto, cercando di intuire i suoi stati d’animo, i bisogni e i desideri, rendendosi dunque disponibili e impegnati nel tentativo di sviluppare un clima di vero contatto e solidale aiuto.
Tutto questo all’inizio può sembrare difficile, e perfino spiazzante delle consuete routines, ma la perseveranza premia, poiché nel tempo non solo diviene un modalità più naturale e cortese di rapportarsi, ma genera altresì un effetto imitativo e reciproco nel partner, che sarà quindi compartecipe di tale migliore comunicazione e più attento e sensibile ai nostri segnali e alle nostre esigenze, in una relazione di ritrovata confidenza che rivitalizza l’amore.
E anche se ora già vedo le sopracciglia di chi legge queste righe inarcarsi un po’ scettiche, non posso far altro che confessare che a noi questo libro è stato molto utile, una buona guida per riflettere e capirsi in un momento un po’ critico, fortunatamente superato. Provate a leggerlo anche voi, poi mi direte…
À bientôt mes Amies!